Estate è sinonimo di vacanze sotto il sole, ma cosa succede esattamente al nostro corpo quando trascorriamo giornate intere in spiaggia, in montagna o semplicemente passeggiando in città?

Il sole, preso con i giusti accorgimenti, porta molti benefici al nostro organismo: aumenta i livelli di melatonina agendo positivamente sul ciclo sonno-veglia, stimola la produzione di Vitamina D fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle ossa e aiuta ad alleviare alcuni problemi della pelle quali psoriasi e dermatiti.

Inoltre l’esposizione al sole è un’ottima cura contro il malumore infatti aumenta la produzione di serotonina – l’ormone del benessere – e l’abbronzatura ci fa sentire più belle, regalando alla nostra pelle un colorito più radioso e naturale.

L’azione diretta e indiretta dei raggi solari può essere responsabile di diversi effetti collaterali sulla nostra pelle. Le conseguenze più frequenti e comuni di un’esposizione eccessiva e/o mal protetta sono eritemi solari e scottature. I raggi UV sulla pelle sono in grado però di indurre nel tempo anche delle forti alterazioni nelle diverse strutture della cute portando alla formazione di radicali liberi, causa principale dell’invecchiamento cutaneo, oltre che all’abbassamento delle difese immunitarie che favorisce l’insorgenza di tumori cutanei come carcinoma basocellulare, carcinoma spinocellulare e melanoma.

Quali sono quindi gli accorgimenti per prendere un sole sicuro?

Innanzi tutto bisogna preparare la pelle con un’esposizione graduale, non troppo a lungo i primi due o tre giorni ed allungare poi gradualmente i tempi.

Evitare di rimanere alla luce diretta del sole per troppo tempo e nelle ore più calde (tra le 11 e le 15), avendo un occhio di riguardo per i bambini e le persone più anziane, ed indossare una t-shirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole, per una protezione aggiuntiva.

Per ultimo ma assolutamente l’accorgimento più importante, utilizzare sempre una protezione solare adeguata al proprio fototipo ogni volta che ci si espone al sole, nella corretta quantità e rinnovando l’applicazione più volte nell’arco della giornata, anche se si è già abbronzati.

Dermophisiologique Chrono Age® Sun – fototipi

Dermophisiologique ha formulato Chrono Age® Sun, una linea specifica per la fotoprotezione solare, che mira a rafforzare le difese naturali della pelle prima, durante e dopo l’esposizione al sole.

Chrono Age® Sun garantisce una MULTI LEVEL PROTECTION che si estende dalla superficie dell’epidermide fino ad un livello più profondo grazie ad un mix di FILTRI SOLARI organici e minerali, fotostabili e ad ampio spettro di assorbimento, e all’ esclusivo complesso MULTI DEFENCE ^TM di attivi antiossidanti, idratanti e cheratoplastici.

Ciascun fototipo necessita di una preparazione all’esposizione solare con prodotti specifici.

Ad esempio per i fototipi 1, 2 e 3, ovvero per le pelli molto chiare e chiare che non si abbronzano facilmente, si consiglia di mantenere una protezione alta durante l’esposizione solare, iniziando con l’Emulsione Protettiva SPF50+ molto alta e a seguire l’Emulsione viso/corpo SPF30. L’olio abbronzante SPF20, che ha una protezione media, è invece adatto per le pelli già abbronzate o con una carnagione da olivastra a scura.

Lo stick solare SPF50+ è ideale per proteggere le zone più sensibili come orecchie, naso, contorno occhi, labbra ma anche nei, cicatrici, tatuaggi e trucco semipermanente.

Dopo una giornata sotto il sole è fondamentale poi reidratare la pelle con il Doposole Lenitivo che svolge un’efficace azione lenitiva e riparatrice, regalando immediato sollievo anche alla cute arrossata. Applicato la sera, compensa la disidratazione e reintegra la naturale perdita di sali minerali della pelle; inoltre l’alta concentrazione di Licopene, favorisce un’azione anti radicali liberi profonda, durante la notte, per una pelle rigenerata e pronta per un nuovo “bagno di sole.

Ora che abbiamo la nostra “Giuda al Sole Sicuro” non ci resta che goderci un’estate a tutto sole!

La linea Chrono Age® Sun fa bene alla pelle e sostiene la ricerca oncologica.